Tra mercoledì 8 e giovedì 9, le istituzioni europee hanno raggiunto un accordo: stop del roaming a pagamento fino al 2032.
Il nuovo regolamento, in vigore dal 1 luglio 2022, prolungherà per altri dieci anni il sistema Roaming-like-at-home, insieme di norme che consente a tutti i cittadini dell’Unione Europea di avere Internet e chiamare tutti gli Stati membri alle stesse condizioni tariffarie presenti nel proprio Paese senza costi extra.
I consumatori potranno continuare a usare i propri cellulari e avranno diritto a qualità e velocità di connessione all’estero uguali a quelle usufruite nel proprio Paese, laddove siano disponibili reti equivalenti.
Secondo l’intesa raggiunta, gli operatori saranno tenuti a fornire informazioni sul numero di emergenza europeo 112. In più, è previsto l’accesso senza alcun costo aggiuntivo ai servizi di emergenza, sia tramite chiamata che tramite SMS, inclusa la trasmissione delle informazioni sulla posizione di chi chiama.
Durante la negoziazione, si è trattato anche per l’eliminazione dei supplementi e per rendere gratuite le chiamate intra-UE effettuate dai cittadini europei a numeri di telefono di altri Paesi UE, attualmente limitate a 19 centesimi al minuto. La Commissione valuterà un’eventuale ulteriore riduzione dei massimali.
Le tariffe di roaming all’ingrosso – i prezzi che gli operatori si addebitano a vicenda quando i loro clienti utilizzano altre reti durante il roaming nell’UE – saranno invece limitate a € 2 per Gigabyte dal 2022 progressivamente fino a € 1 nel 2027. Se i consumatori superano i limiti del contratto durante i loro viaggi, eventuali costi aggiuntivi non potranno essere superiori a queste soglie.
Nelle prossime settimane l’accordo sarà sottoposto al COREPER, Comitato dei rappresentanti permanenti, per l’approvazione definitiva e la formalizzazione dell’intesa, si auspica, per i primi mesi del 2022.