Il Pos da oggi 30 giugno è obbligatorio. L’obbligo rientra tra le misure per ridurre l’uso del contante previste nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il terminale che accetta i pagamenti con carte di credito o debito, però, è obbligatorio dal 2014 e con il decreto legge n. 36 del 30 aprile scorso sono state introdotte le sanzioni per chi rifiuta i pagamenti con carta.
Alcuni Pos funzionano con la connessione dati del cellulare, altri con la connessione della rete fissa. Dei terminali possono avere al loro interno una SIM mobile per emergenza. Dipendenti dalla connessione, quando è rallentata o è ad intermittenza o è assente, i Pos possono creare non pochi problemi per il negoziante e il cliente che ha intenzione di pagare. Che cosa fare in questi casi?
Assicurarsi che il proprio dispositivo abbia funzionalità offline. Per i pagamenti con Pos, in assenza di connessione, la procedura rimane la stessa: il cliente avvicina la carta contactless al terminale (o la inserisce nel dispositivo) e le informazioni vengono conservate all’interno del software finché il Pos non torna online. Quindi la transazione resta in sospeso fino a quando il sistema non è nuovamente operativo.
Se il Pos non torna online entro i termini stabiliti dal contratto, i dati conservati dal sistema saranno automaticamente eliminati e il negoziante perderà l’incasso.
I nostri consigli
Verificare sempre copertura e velocità di connessione su Misurainternet e se il disservizio si ripete aprire ticket conservando il numero del codice pratica o segnalare il problema tramite PEC. Se il gestore continua ad emettere fatture senza aver risolto il malfunzionamento della linea, il disservizio potrebbe essere oggetto di un provvedimento conciliativo.
Per informazioni e conciliazioni potete chiamare il numero fisso 0744 432656 o inviare un’e-mail all’indirizzo info@conciliazionicorecom.it