La siccità nel nostro Paese è sempre più grave e l’attenzione agli sprechi è maggiore. Può succedere che ci si accorga di una perdita all’impianto idrico dopo l’arrivo di una bolletta dell’acqua con consumi insolitamente elevati. Se questa non è riscontrabile in maniera diretta ed evidente, può trattarsi di una perdita di acqua occulta.
Cos’è una perdita occulta
Possiamo definire come perdita occulta una perdita fisica dovuta a rotture di impianti idrici privati (interrati o incassati) non immediatamente accertabile attraverso la normale diligenza richiesta all’utente per il controllo dei beni di proprietà. Una perdita di acqua occulta può passare inosservata per lunghi periodi di tempo. È per questo che ci si può accorgere della problematica con notevole ritardo e un conseguente aggravio di spese in bolletta. Si consiglia, infatti, di controllare periodicamente la lettura del proprio contatore e di verificare che il consumo sia simile rispetto ai consumi ordinari.
Cosa fare in caso di occorsa perdita occulta
Una premessa.
Se la perdita riguarda l’impianto idrico pubblico in gestione della compagnia erogatrice, il consumo eccessivo di acqua non potrà essere addebitato all’utente il quale avrà diritto allo storno della bolletta, riportando l’importo richiesto quantomeno ai valori medi di consumo registrati nell’ultimo periodo.
In caso di perdite riguardanti l’impianto idrico di una proprietà privata, il consumo eccessivo sarà addebitabile all’utente in quanto quest’ultimo è tenuto ad effettuare con la dovuta diligenza la manutenzione del proprio impianto ed a prevenire guasti e perdite.
Detto questo, l’utente può chiedere il ricalcolo di consumi generati da una perdita occulta, che comunque, anche a riparazione avvenuta, deve essere accertata dal gestore.
Per accedere nuovamente alla tutela, da parte di un singolo utente, si ha un tempo non superiore a 3 anni dalla data di emissione della fattura in cui è stato rilevato il consumo anomalo e l’applicazione della tutela anche per le fatture successive a quella in cui è stato rilevato il consumo anomalo per un periodo di almeno 3 mesi, al fine di consentire la riparazione del guasto.
In caso di consumo almeno pari al doppio del consumo medio giornaliero di riferimento, l’utente ha la facoltà di richiedere l’attivazione delle tutele previste in caso di perdite occulte. A tal proposito il gestore è obbligato a riportare in bolletta un link con riferimento alle tutele applicabili alle utenze interessate da problematiche di perdite occulte.
Con riferimento alla fattura in cui è stato rilevato il consumo anomalo e nei mesi successivi previsti, si possono applicare le seguenti tutele di prezzo:
- a seguito di dimostrazione della perdita nell’ambiente, esonero dall’applicazione delle tariffe di fognatura e depurazione al volume eccedente il consumo medio giornaliero di riferimento,
- in merito al servizio di acquedotto, applicazione di una tariffa non superiore alla metà della tariffa base, al volume eccedente il consumo medio giornaliero di riferimento, fatta salva una franchigia sui volumi fatturabili non superiore al 30%.
Laddove il gestore rilevasse un consumo anomalo in sede di raccolta della misura è tenuto a darne comunicazione tempestiva all’utente interessato.
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